Pet sitting jobs per studenti internazionali negli Stati Uniti: tutto quello che devi sapere davvero (prima di iscriverti a Rover)
Hai mai pensato “Guadagno qualcosa facendo dog sitter tra una lezione e l’altra”? Non sei il solo. Se scorri i forum, mezza internet sembra suggerire: “Basta iscriversi a Rover o Wag!, scegliere quando lavorare, e via.” Peccato che quando vivi negli Stati Uniti da studente internazionale le cose rare volte filano così lisce – anzi, spesso rischiano di complicarsi parecchio. Facciamo chiarezza insieme, senza filtri e senza favole: pet sitting jobs per studenti internazionali negli Stati Uniti, cosa puoi (e non puoi) davvero fare?
Che cos’è il pet sitting negli Stati Uniti e come funzionano le app come Rover e Wag!?
Hai sentito parlare di Rover, Wag! e compagnia bella? Sono piattaforme della cosiddetta gig economy: ti iscrivi, inserisci i tuoi dati, passi un background check (a volte abbastanza rigido), scegli la tariffa e aspetti che arrivi la richiesta per portare fuori il cane di qualcuno, o fare compagnia a un gatto. In media, le tariffe vanno dai 20 ai 30 dollari per una passeggiata da circa 30-45 minuti – ma i prezzi salgono in alcuni quartieri o orari.
Il punto è che se cerchi “pet sitting jobs per studenti internazionali negli Stati Uniti”, come funziona con il visto? Ti pagheranno tramite la piattaforma e verrai considerato un “independent contractor”; ricevi un 1099 a fine anno, quindi sei responsabile delle tasse federali e statali. Ma la questione non è solo fiscale – è legata, soprattutto, allo status di immigrato.
Perché tanti studenti internazionali cercano lavoretti come pet sitter negli USA?
Spoiler: non te ne vergognare, lo capiamo. Il pet sitting attira per una serie di motivi molto concreti:
- Puoi scegliere tu gli orari e incastrarli tra le lezioni (niente turni massacranti tipo fast food).
- Se mastichi solo l’inglese scolastico, pazienza: ai cani va bene anche il “seduto” detto male.
- In molti casi, i pagamenti arrivano online (PayPal, bonifico) e sembrano apparentemente “facili”.
Sembra perfetto… ma il rischio che ti sfugge spesso non sta nei soldi, ma nei documenti.
Quali sono i rischi legali del pet sitting per uno studente internazionale F-1 in America?
Ok, andiamo dritti: puoi fare pet sitting jobs negli Stati Uniti se sei uno studente internazionale? Di solito, NO.
Ecco la realtà secondo la legge immigratoria:
- Primo anno con visto F-1: niente lavoretti fuori dal campus (fonte: USCIS). È proprio vietato.
- Dal secondo anno in poi: puoi lavorare off-campus solo se:
- ottieni l’approvazione per CPT (Curricular Practical Training) o OPT (Optional Practical Training);
- il lavoro è “direttamente collegato” al tuo percorso di studi (pet sitting di solito no, a meno che tu non studi tipologie di scienze animali o affini E l’università approvi).
- Qualsiasi impiego – anche non pagato – senza autorizzazione viene considerato “unauthorized employment”. Il rischio? Revoca dello status, interruzione degli studi, ban per anni dal rientro negli Stati Uniti.
Nota: anche lavorare “in nero” (nemmeno su app, ma solo per cash) non è una scappatoia. Ci sono stati casi in cui la piattaforma ha segnalato il profilo al DSO. Un solo alert basta per compromettere curricoli e permessi futuri.
Cosa può succedere se lavoro come pet sitter senza permesso negli USA?
La storia di “Luca” (nome fittizio, storia vera): profilo Rover aperto, caricato il Social Security Number, l’algoritmo collega la sua situazione allo status “student”. Partono i controlli, l’università riceve una segnalazione, e a Luca viene tolta la possibilità di richiedere l’OPT dopo la laurea. Ecco perché, se senti “tanto nessuno controlla”, sappi che in realtà i controlli ci sono eccome, spesso incrociando database diversi.
E qui non parliamo solo di OPT, ma di visto H-1B, green card, possibili futuri permessi e – peggio ancora – il rischio di dover lasciare il Paese in due settimane.
Ci sono pet sitting jobs legali per studenti internazionali negli Stati Uniti?
Quali lavori con animali sono consentiti on-campus a chi studia con visto F-1?
Nei laboratori della facoltà o nelle animal facility (se presenti).
Nelle cliniche veterinarie universitarie (soprattutto in poli grandi).
Nei dipartimenti di Animal Science o simili.
Qui il lavoro è sempre limitato a 20 ore a settimana durante il semestre. Ma almeno sei in regola.
È possibile fare volontariato con animali senza stipendio o rimborso spese?
Sì, ma va fatto con attenzione! Il vero volontariato non prevede né paga né rimborso.
Puoi: aiutare nei canili locali o nei club di campus, partecipare a eventi di adozione.
Attenzione: se il lavoro sostituisce un posto pagato, per il governo NON è più volontariato.
Quando puoi usare CPT o OPT per lavori con animali negli Stati Uniti?
Solo se sei iscritto in facoltà specifiche e la tua università riconosce ufficialmente questa esperienza come tirocinio formativo.
Esempio: Biologia + clinica veterinaria partner con accordo approvato dal DSO.
Domande vere degli studenti: FAQ su pet sitting per chi studia negli USA
Pet sitting non pagato conta comunque come lavoro per l'immigrazione?
Sì. Se la piattaforma o il privato beneficiano normalmente di un servizio a pagamento, allora anche “gratis” resta lavoro non autorizzato.
Posso fare pet sitting con il visto turistico o l’ESTA, magari in cambio di alloggio?
No. Nemmeno per “scambi” tipo TrustedHousesitters. L’alloggio è considerato un compenso e rischi un ban anche solo provandoci.
Se il mio corso è Animal Science, posso usare il CPT per fare la dog sitter su piattaforma?
In teoria sì, ma SOLO se la tua università lo approva e inserisce l’esperienza nel tuo piano di studi e sull’I-20. Meglio chiarire con il DSO.
Quanto posso guadagnare lavorando legalmente con animali on-campus?
Di solito da 12 a 17 dollari all’ora (varia da città a città). Non cifre enormi, ma almeno sei tranquillo.
Mi serve il Social Security Number per lavorare con animali negli Stati Uniti?
Sì. Il SSN è necessario già solo per il lavoro on-campus. Si può ottenere solo con una job offer valida o con EAD approvato.
Quali errori evitare se vuoi fare pet sitting in USA e hai a cuore il tuo visto
- Parlane sempre al DSO PRIMA, anche se si tratta di “poche ore”.
- Valuta le possibilità on-campus (meno complicazioni e più sicurezza).
- Se hai la possibilità di Stage/CPT, serve sempre documentazione chiara e approvata.
- Per il volontariato, rifiuta sempre rimborsi o “regalini” (anche piccole somme).
Cosa rischi davvero se ignori le regole sui lavoretti da pet sitter negli USA?
- Interruzione immediata dello status SEVIS (visto scaduto e 15 giorni per abbandonare il Paese).
- Problemi a ottenere in futuro qualsiasi altro visto USA.
- Debiti con il fisco se le piattaforme tracciano i tuoi pagamenti e non li dichiari.
Pet sitting jobs per studenti internazionali negli Stati Uniti: vale davvero la pena rischiare?
Sul web sembra tutto facile, ma la verità è che per chi studia negli USA con visto internazionale il pet sitting (almeno come lavoro pagato su piattaforma) quasi mai è una strada percorribile senza rischi grossi. Può andar bene solo per chi trova opportunità on-campus o – in certi casi – progetti formativi legati a facoltà di scienze animali. Molto più tranquillo (ma anche meno remunerativo) il vero volontariato, purché senza alcun rimborso.
Non sei l’unico a trovarti in questo labirinto: molti studenti italiani ci chiedono delucidazioni ogni mese, quindi non colpevolizzarti se non era chiaro. Chiedi aiuto PRIMA di muovere il primo passo: preservare lo status vale molto di più di qualche dollaro al mese.
Domande aperte, dubbi su cosa sia legale per te, o vuoi analizzare il tuo percorso e vedere che opzioni hai (con o senza animali)? Parliamone. Siamo qui proprio per offrire risposte vere, anche se – purtroppo – a volte non sono quelle che speravi.
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