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Tesi di laurea negli USA vs Italia: lunghezza, formato, discussione

Scrivere la tesi cambia molto tra Italia e USA: lunghezza, formato e discussione hanno regole opposte. Conoscere le differenze evita errori e sorprese stressanti.

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Tesi di laurea negli USA vs Italia: cosa cambia davvero per lunghezza, formato e discussione?

Se hai sentito dire che “in America la tesi è tipo un libro” e che “in Italia 80 pagine bastano”, sappi che c’è un fondo di verità… ma la realtà è più sfumata, e spesso sorprendente. Qui trovi un confronto concreto — senza mitizzazioni — su cosa aspettarti dalla tesi di laurea tra Italia e Stati Uniti, dalle dimensioni al modo in cui si discute.

Quanto deve essere lunga la tesi negli Stati Uniti rispetto all’Italia?

Questa è una delle domande più gettonate, soprattutto quando si pensa di fare un’esperienza accademica negli USA (anche solo per un master breve). La verità è che i numeri cambiano parecchio tra università, livello di studio e facoltà… e la forchetta a volte sorprende anche chi in Italia si è fatto una “maratona di pagine” o, all’opposto, teme di non scrivere abbastanza.

Livello Italia: tesi triennale e magistrale Stati Uniti: bachelor, master e PhD
Triennale (Bachelor) Di solito 10-25 pagine, cioè circa 4.000-10.000 parole. Il lavoro scritto spesso si accompagna a una tesina o progetto pratico. Honors thesis (“senior thesis”) tra 11.000 – 15.000 parole, cioè 40-60 pagine. Non sempre obbligatoria, ma richiesta in certi indirizzi.
Magistrale (Master) 80-150 pagine comuni (30.000-60.000 parole). In molti atenei grandi scatta la “gara a chi fa più volumi”, ma la media resta 100-120 pagine. 12.000-40.000 parole (50-100 pagine circa) a seconda della disciplina. Negli USA conta più la struttura che la quantità.
Dottorato (PhD) Raramente monografie chilometriche. Spesso raccolta di articoli + introduzione, ma se serve si va fino a 200-300 pagine. 100-300 pagine “tipiche”, ma sempre in formato sintetico: ogni facoltà ha i suoi parametri, ma la monografia non è un romanzo.

E se sforo sui limiti?
In Italia, il relatore controlla che tu resti nei margini, ma raramente rischi la bocciatura solo sulla lunghezza.
Negli Stati Uniti, invece, la formattazione viene controllata al millimetro e la submission può essere respinta anche solo per un font sbagliato o una pagina fuori norma. Non è un dramma, ma significa dover risistemare tutto all’ultimo.

Come cambia il formato della tesi tra Italia e Stati Uniti?

La formattazione è sottovalutata, finché — a 48 ore dalla scadenza — scopri che il PDF non va bene. Ecco alcune differenze pratiche:

Italia (esempio tipico):

  • Foglio A4, caratteri Times New Roman 12, interlinea 1,5.
  • Margini interni di 3cm, esterni da 1,5cm. Numerazione pagine solitamente in basso.
  • Citazioni in nota a piè di pagina o “autore-data”. In alcune facoltĂ , entrambe le opzioni vanno bene.
  • Rilegatura: in cartaceo, con copertina.

USA (modello Harvard ma simile altrove):

  • Foglio US Letter (8,5x11"), non A4. Margini da 1’’ ovunque.
  • Font tra 10 e 12, ma da “incorporare” nel file PDF (embedding dei font: se manca, te lo rimandano indietro).
  • Ogni dipartimento ha uno style guide (spesso APA, MLA, o Chicago): guai improvvisare.
  • Fronte e retro di copertina con informazioni stile “Abstract”, spesso richiesto riassunto in inglese a parte.
  • La stampa cartacea è quasi sempre opzionale: la cosa importante è il file perfetto.

Errore tipico:
Chi arriva dall’Italia spesso sbaglia il formato del foglio o i margini… e rischia un respingimento tecnico che costa giorni (e qualche notte insonne).

Cosa succede il giorno della discussione della tesi in USA vs Italia?

Qui le differenze si sentono e spesso spiazzano.
In Italia, la tesi soprattutto nella triennale è una formalità (presentazione breve, la commissione spesso ha già deciso tutto).
Negli USA invece, la tesi — soprattutto per master e PhD — si difende e a volte bisogna davvero sudare.

Italia:

  • Triennale: intervento da 10 minuti circa; domande veloci, si va avanti con il prossimo.
  • Magistrale: 10-15 minuti con slide, di solito. Domande non troppo cattive, commissione decisa.
    Bocciature rarissime, salvo autogol clamorosi davanti a tutti.

USA:

  • Master: public seminar di 30-45 minuti, poi domande vere e approfondite. Durata totale anche 1-2 ore, revisione richiesta abbastanza frequente.
  • PhD: presentazione pubblica, poi sessione chiusa. Pine Bluff (e anche universitĂ  top) chiedono 2-3 ore effettive. Puoi ricevere “pass with minor/major revisions”, “re-defend” (cioè rifare tutto!) o, ma piĂą raro, non passare.

Nota pratica:
Negli USA va prenotata la stanza, pubblicizzata la defense (minimo due settimane di anticipo), e la versione finale della tesi si carica online solo dopo l’ok di ogni membro della commissione.

Storie vere: che rischi ci sono davvero?

  • Marta, master scientifico a Boston: preparata a fare 15 minuti (come in Italia), si è trovata davanti una commissione che si aspettavano approfondimenti da 40 minuti. “Pass with minor revisions”… e un mese extra perso.
  • Luca, magistrale a Torino: 130 pagine di tesi in Italia, ma per le application PhD americane gli hanno chiesto di tagliarla a 30 pagine. Lo shock di scoprire che negli USA “less is more”.

Come evitare i classici errori sulla tesi (sia in Italia che in USA)?

  • Cerca sempre il thesis manual della tua universitĂ : ogni ateneo USA lo pubblica, e vale la pena studiarlo riga per riga. Se non lo trovi, scrivi all’Office of Graduate Studies: sono abituati a ricevere queste domande.
  • Chiediti con onestĂ  quanto tempo hai: scrivere una tesi lunga “alla americana” può richiedere quasi un anno full-time di ricerca. Se il tuo master dura solo 12 mesi, punta a un argomento fattibile.
  • Per le citazioni: impara a usare subito un software di gestione bibliografica (Zotero, Mendeley, EndNote). Non rimandare “alla fine”, rischi il panico.
  • Se sogni il PhD negli USA, usa la tesi magistrale anche come bozza di un pubblico paper: ti darĂ  una marcia in piĂą negli States.
  • Occhio al budget: la rilegatura cartacea da 50€ non serve quasi mai negli Stati Uniti, meglio investire in una revisione linguistica se non ti senti sicuro.

Quando il modello italiano della tesi può diventare un problema per chi punta agli USA?

  • Se la tua laurea triennale finisce a marzo e vuoi partire per un master USA ad agosto, pianifica con attenzione: la tesi italiana rischia di occuparti mesi chiave. Arrivare a ridosso della partenza equivale a poco tempo per visto, burocrazia, ricerca alloggio.
  • Se non ami scrivere o presentare in pubblico, e temi la “defense” lunga, valuta percorsi professionalizzanti (senza tesi classica) o master “applied” in USA: molte universitĂ  li hanno.

FAQ pratiche sulla tesi negli USA e in Italia

“Dissertation” ed “Essay” in inglese: sono la stessa cosa della tesi?

No: negli USA “thesis” significa tesi di bachelor o master, mentre “dissertation” è di solito solo per il PhD.

Posso scrivere la tesi in italiano negli Stati Uniti?

Quasi mai. Alcune università (pochissime) lo permettono solo se c'è almeno un lettore competente nel tuo dipartimento. Chiedi sempre prima.

Quante persone ci sono nella commissione della tesi negli USA?

- Master: in media da 3 a 5 membri.
- PhD: fino a 7, spesso almeno uno è professore esterno al dipartimento. La commissione può cambiare in base al corso e al campus.

Si viene bocciati spesso alla discussione negli USA o in Italia?

- Italia: è molto raro, di solito la selezione avviene prima della discussione.
- USA: può succedere, soprattutto nei PhD, e l’esito può essere “pass with revisions” (correzioni anche pesanti), “re-defend”, o bocciatura.


In sintesi: la tesi negli USA e quella italiana hanno regole e aspettative molto diverse. Informarsi in anticipo ti evita ansie, notti in bianco e sorprese sulla burocrazia. Se ti trovi spaesato tra regole, moduli e dettagli, chiedi: tra studenti ed ex expat, qualcuno una risposta (reale) la trova sempre. Noi ci siamo — anche dopo l’application, e senza filtri.


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