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Tassi di accettazione delle università negli Stati Uniti: dati 2024

Nel 2024 i tassi di accettazione USA variano dal 3% al 90%: numeri utili, ma mai l’unico criterio per scegliere l’università giusta.

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Quali sono i tassi di accettazione delle università negli Stati Uniti nel 2024? Cosa significano davvero?

Se stai sbirciando i famosi “acceptance rate USA” per il 2024 — magari hai googlato “tassi di accettazione università Stati Uniti 2024” e sei finito qui — probabilmente avrai visto numeri che mettono ansia, tipo il 3% di Harvard. E magari hai pensato: “Impossibile, non ce la farò mai”. Capita a tutti, davvero. Ma la verità è che questi numeri servono solo fino a un certo punto. E soprattutto non raccontano tutto.

Qui ti spiego cosa vuol dire (davvero) il tasso di accettazione, i dati più aggiornati, qualche esempio concreto e a cosa devi stare attento quando usi queste statistiche per le tue scelte universitarie negli USA.


Che cos’è il tasso di accettazione nelle università americane?

Il tasso di accettazione — “acceptance rate” — indica la percentuale di studenti ammessi in rapporto al totale che hanno fatto domanda. Ti do la formula (che sembra sempre più complicata di quel che è):

Ammessi ÷ Candidati totali = tasso di accettazione

Se una università nella sessione Fall 2024 (quella che chiamano “Class of 2028”) ha ricevuto 50.000 domande e ne ha accettate 2.000, il tasso di accettazione sarà 4%.

Le fonti ufficiali? Le trovi sui siti delle università (“Admissions Statistics” o nei Common Data Set) e nei database pubblici tipo NCES/IPEDS.


Qual è la media dei tassi di accettazione nelle università USA nel 2024?

Qui arrivano le buone notizie: in media, le università americane accettano il 70% dei candidati (dato NCES/2022-23, pubblicato maggio 2024). Quindi no, Harvard e MIT non sono la regola. La stragrande maggioranza degli atenei in USA ammette molti più studenti di quanti immagini.

Ci sono università super competitive, certo, ma ce ne sono almeno 4.000 che coprono tutte le fasce di selettività.


Esempi concreti: quali università americane hanno il tasso di accettazione più basso (e più alto) nel 2024?

Un po’ di dati freschi (raccolti a giugno 2024: qualche decimale può cambiare nei prossimi mesi, controlla sempre le fonti ufficiali o chiedici conferma):

Università Domande 2024 Ammessi Acceptance rate 2024
Harvard College 54.008 1.970 3,6 %
MIT 28.232 1.284 4,5 %
Stanford* ~53.000 ~1.900 ~3,6 %
UCLA 146.276 13.114 9 %
UT Austin** circa 68.000 ~19.700 ~29 %
Media nazionale 70 %

*Dati dagli ultimi comunicati, non sono ancora nel dataset ufficiale.
**Stime IPEDS e ateneo, possono subire variazioni.


Come leggere davvero il tasso di accettazione delle università statunitensi?

Lascia perdere chi ti dice “più basso è, più è impossibile”. Ecco alcune dritte pratiche per non farti bloccare da questi numeri:

Le università più competitive non sono la norma

  • La “Ivy League” e i privati di punta stanno spesso sotto il 10%.
  • Gli atenei pubblici top (UCLA, Michigan, UNC) si aggirano tra il 9% e il 20%.
  • Gli atenei pubblici regionali stanno anche molto sopra il 60-70%.

Attenzione: dentro la stessa università contano anche i corsi

Un tasso di accettazione generale nasconde le differenze fra reparti: per esempio, Computer Science a Georgia Tech è molto più selettivo di altre facoltà della stessa università.

Cambia molto come (e quando) fai domanda

Chi punta all’Early Action/Early Decision spesso ha tassi migliori rispetto ai Regular Decision. MIT ad esempio nel 2024: 5,3% Early e 3,9% Regular.

Per gli studenti internazionali le probabilità variano

In molti casi, il tasso per chi non è cittadino USA è leggermente più basso (Esempio pratico: su un generale 9% alla UCLA, per gli internazionali può scendere a 7-8%).


Quanto contano davvero i tassi di accettazione per la tua scelta?

Qui viene il punto cruciale: il tasso di accettazione aiuta solo se lo usi bene. Ecco quando ti serve e quando, invece, puoi ignorarlo senza sensi di colpa.

Quando ha senso guardarlo

  • Se vuoi evitare i colpi di testa e costruire una lista realistica di “reach/target/likely” (cioè: sogni, possibili, sicure).
  • Per farti un’idea di budget (più università selettive = più domande da inviare, più application fee, a volte più documenti da tradurre/test da sostenere).
  • Per capire a quanta personalizzazione e strategia dovrai dedicarti di università in università.

Quando puoi tranquillamente fregartene

  • Se punti a Community College (ammissione quasi automatica).
  • Se scegli corsi di musica, arte, dizione — di solito il tasso dipende più dalle audizioni/portfolio che non dalle statistiche generali.

Le domande vere degli studenti italiani sui tassi di accettazione USA 2024

Quale tasso di accettazione mi dà “sicurezza”?

Dipende dal tuo profilo, ma tendenzialmente sopra il 40-50% hai buone probabilità. Gli studenti internazionali, però, dovrebbero sempre aggiungere almeno una “reach” sotto il 20% e una “super likely” sopra il 70%.

Test SAT/ACT: cambiano le mie probabilità?

Sono tornati a contare per molte top school dal 2024-25. Se hai un punteggio molto alto (es. 1500+ al SAT), aggiungi punti al tuo profilo. Ma non conta solo quello: essay, riferimento dei professori, progetti, tutto viene bilanciato.

I numeri del 2024 saranno validi anche per il 2025?

Purtroppo no, non sono fissi. Harvard ad esempio è salita dal 3,2% al 3,6% in un anno; MIT è sceso. Negli USA il “mercato” delle ammissioni è imprevedibile, specie post-pandemia. Vale sempre: controlla i dati appena prima di fare domanda.

Le università con tassi di accettazione alti sono “peggiori”?

Assolutamente no. University of Arizona (circa 85%) è top in Astronomy; Iowa State (88%) è tra i migliori per Aerospace Engineering. “Facile da entrare” non significa “inferiore”. Conta molto di più il corso, i docenti, i progetti.


Storia vera: la paura dei numeri non ti deve bloccare

Giulia, 18 anni, sognava Computer Engineering negli USA, ma il 4,5% del MIT le metteva ansia. Pensava: “Non ce la farò mai, punterò al Canada che mi sembra più semplice”. Dopo una delle nostre call (con un ex-studente MIT, tra l’altro), scopre che il suo profilo (Olimpiadi di Matematica + robotica) è molto più competitivo di quanto lei stessa pensasse. Presenta domanda: arriva l’ammissione a Purdue (tasso 47%) con borsa e va in wait-list proprio al MIT.

Morale: sì, serve essere realistici, ma lasciarsi bloccare dai numeri spesso è peggio che rischiare.


Consigli pratici per candidarsi alle università statunitensi con tassi di accettazione competitivi

  1. Fai analizzare bene le tue pagelle italiane — i centesimi e i sessantesimi non vengono letti “al volo” dagli americani: un 80/100 rischia di sembrare un B- se non lo spieghi bene.
  2. Scegli chi ti scrive la lettera di referenza — meglio un professore che ti conosce da tre anni di un preside che non sa neanche cosa hai studiato.
  3. Personal statement: niente mezze misure — se punti a università sotto il 20%, non puoi presentare un essay “normale”. Serve che lasci il segno.
  4. Piano B sempre pronto — inserisci almeno due università sopra il 60% di acceptance rate, preferibilmente con rolling admission. Ti daranno quella sicurezza mentre aspetti le risposte dalle “sogni”.

In sintesi: cosa conta di più dei tassi di accettazione universitari degli USA nel 2024?

I tassi vanno dal 3 al 90%. È vero, trovare la “porta giusta” non è facile e chi dice il contrario, beh, probabilmente non ci è mai passato di persona. Il punto vero è questo: chiediti dove il tuo profilo, le tue motivazioni e il tuo budget hanno il loro spazio migliore — senza miti e senza scorciatoie.

Se hai dubbi, se ti perdi tra percentuali e scartoffie, se non sai quali università mettere in lista, parlane con qualcuno che ci è passato. Noi di Studey l’abbiamo vissuta su pelle nostra e siamo qui proprio per scendere nel concreto, non solo ora ma anche quando sarai dall’altra parte dell’oceano (a chiederti, magari, come si apre la prima bank account o dove si trova il pane decente).

Se vuoi parlarne, puoi prenotare una call gratuita con un nostro ex-studente advisor: spesso un’ora di confronto può davvero chiarirti idee che da solo restano confuse per mesi interi. L’obiettivo non è solo entrare, ma restarci bene. E ogni storia parte proprio da qui: capire come leggere (e superare) i numeri.

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