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IELTS Writing Task 2: strategie per ottenere 7.0+ per gli USA

Raggiungere un 7.0 nell’IELTS Writing Task 2 è possibile con metodo: organizzazione chiara, lessico naturale, gestione del tempo e feedback mirato fanno la differenza.

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Come raggiungere un 7.0 nell’IELTS Writing Task 2 quando punti agli Stati Uniti: consigli pratici (e sinceri)

Perché le università americane richiedono spesso un 7.0 nella Writing dell’IELTS?

Quando inizi a guardare ai college americani, tra i requisiti salta spesso fuori il temuto IELTS. E la Writing Task 2, in particolare, fa sudare quasi tutti. La soglia media? In generale chiedono almeno un 6.5–7.0, soprattutto i corsi competitivi (Business, Media, Communication: spesso chiedono 7.0 tondo, sia overall che nella singola Writing). Sembra “solo un punto”, ma ti assicuro che fa tutta la differenza. Chi resta su un 6.0 rischia che l’application venga scartata immediatamente, senza neanche un’occhiata al personal statement. (Le soglie cambiano spesso: ti conviene sempre controllare i requisiti aggiornati, oppure chiedi a chi ci si occupa tutti i giorni.)


Come funziona l’IELTS Writing Task 2? E perché è così difficile?

  • Hai 40 minuti
  • Minimo 250 parole
  • Saggio formale, su domande sociali/accademiche
  • Conta il doppio rispetto alla Task 1

La Task 2 è valutata su quattro criteri. Ti lascio una tabella con le cose che davvero devi sapere:

Criterio 7.0: cosa serve Tipico errore che ti abbassa il voto
Task Response Rispondi a tutte le parti, posizione chiara e argomenti solidi Risposte vaghe, esempi inventati/forzati
Coherence & Cohesion Saggio ben diviso, logico, connettivi non ripetitivi Paragrafi disordinati, sempre gli stessi linking
Lexical Resource Lessico preciso e naturale, qualche parola meno comune Vocabolario forzato o usato male
Grammar Range & Accuracy Alternanza di frasi semplici/complicate, pochi errori Errori verbali, frasi troppo contorte

Se punti al 7.0, devi salvarla in tutti e quattro i campi.


Come rispondere alla traccia della Writing Task 2 senza errori banali?

Quali sono i passaggi giusti per organizzare il tuo essay e non perdere punti?

  1. Leggi la traccia senza fretta (max 2 minuti)
    Non farti prendere dalla smania di scrivere. Chiediti: “Quante domande ci sono? Cosa chiedono davvero i verbi?” (Discuss, Evaluate, To what extent…). Se manca un elemento, il 7.0 scappa via subito.
  2. Prepara prima le idee: la “foto” del piano (5 minuti)
    Non partire a scrivere a caso. Molti studenti, tipo Marco (ex Studey, ora alla UCLA), hanno svoltato iniziando a usare una T-chart: pro/contro + 1 esempio vero. È questa fase che ti salva nei momenti di “vuoto”.
  3. Struttura il saggio in quattro paragrafi chiari
    • Introduzione: parafrasa la traccia e schiarisci subito qual è la tua posizione.
    • Body 1: sviluppa la prima idea, spiega e aggiungi un esempio.
    • Body 2: fai lo stesso con la seconda idea, sempre con spiegazione ed esempio.
    • Conclusione: ricapitola senza buttare fuori idee nuove.
    Va bene seguire uno schema–template, ma personalizzato. Le frasi “prefabbricate” che girano online vengono riconosciute e penalizzate.

Quali strategie ti aiutano davvero a migliorare coesione e lessico nell’IELTS Writing?

Come usare i connettivi senza sembrare un robot inglese?

Evita i soliti “Firstly...Secondly...Finally” o “In conclusion”. Prova invece con espressioni più naturali come “On balance”, “One further reason is…”, “In light of this...”. E soprattutto: alterna i soggetti e usa i pronomi. Scrivere “this measure” invece di riscrivere mille volte “government policy” ti fa sembrare più fluente e ti fa risparmiare parole.

Come arricchire il vocabolario senza strafare (e senza errori imbarazzanti)?

Non serve “il parolone”. Conta molto di più usare collocazioni — cioè gruppi di parole che “suonano bene insieme” tipo “digital divide”, “carbon footprint”, “student retention”. Ti conviene farti un piccolo glossario dei topic più ricorrenti (politica, ambiente, educazione, diseguaglianze…) con 200-300 abbinamenti tipici. Non serve impazzire: Giulia (che sognava la NYU) ha portato il Writing da 6.0 a 7.5 solo col lavoro sulle collocazioni, non coi sinonimi a caso.


Quanta grammatica “complicata” serve davvero per un 7.0 nell’IELTS Writing Task 2?

Metà frasi semplici, metà più articolate (relative, if clause, concessive). Se su 10 frasi complesse ne sbagli 3, meglio semplificare. A questi livelli, un errore in meno pesa più di una subordinate buttata lì per “impressionare”.


È vero che servono esempi dettagliati e statistiche precise nella Writing Task 2?

No, non hai bisogno di dati ufficiali o fonti accademiche. L’importante è che il supporto sia plausibile e non inventato a caso. “In several European cities such as Milan…” va già bene. Evita dati inventati come “87% of citizens…” se non hai la fonte.


Come gestisco i 40 minuti dell’IELTS Writing senza andare nel panico?

  • 0–2 min: Leggi a fondo la traccia e individua tutte le domande.
  • 2–7 min: Fai una scaletta dettagliata (t-chart o mind map).
  • 7–32 min: Scrivi il saggio seguendo la struttura.
  • 32–40 min: Rileggi e correggi con la checklist ufficiale davanti.

Un suggerimento vero: prova a simulare almeno 3-4 volte con timer prima dell’esame. La gestione del tempo è forse la fonte di ansia n°1.


Quali sono gli errori “tipici” degli italiani nella IELTS Writing Task 2 (e come evitarli subito)?

Errore tipico Perché succede Soluzione concreta
Frasi chilometriche, piene di subordinate Abitudine scuola Tieni una sola idea principale per frase
Vocabolario “difficile” fuori contesto Ansia Scegli il termine semplice, corretto
Paragrafi imparati a memoria “Trucchi” online Gli esaminatori lo riconoscono, evita

Dove trovare materiali, esempi ufficiali e risorse gratuite per esercitarsi?

  • British Council “IELTS Ready” – Simulazioni gratuite con correzione automatica (utile se parti da zero)
  • Cambridge IELTS past papers – L’unica fonte con tracce reali degli anni scorsi
  • Official Writing Band Descriptors – La griglia ufficiale per capire dove perdi punti

Cambia tutto molto rapidamente, quindi controlla che sia materiale aggiornato. In caso di dubbi, chiedi—spesso sappiamo dove trovare la versione nuova.


FAQ IELTS Writing Task 2: le domande più frequenti che riceviamo dagli studenti

Qual è la vera differenza tra un 6.5 e un 7.0 nella Writing?

Il 7.0 ha idee più sviluppate, lessico vario, la maggior parte delle frasi senza errori. Se ti fermi a 6.5, manca sempre un pezzettino: magari un esempio che “regge” oppure l’uso dei connettivi.

Devo obbligatoriamente citare dati o fonti accademiche?

No, la prova valuta la tua capacità di argomentare, non di fare ricerca. Bastano esempi personali o generici, non serve il “paper” scientifico.

Posso arrivare al 7.0 studiando solo da autodidatta?

Possibile, ma sinceramente dipende dal punto di partenza. Il salto vero, da 6.5 a 7.0, spesso è una questione di piccoli dettagli che noti solo se qualcuno ti fa feedback mirato. Più che altro, risparmi tempo e – soprattutto – soldi per rifare l’esame.

Devo scrivere esattamente 250 parole? Arrivo a 300 va bene?

Il minimo è 250, sotto ti penalizzano. Ma stare tra 270 e 300 aiuta a mantenerti chiaro, senza allungare troppo e commettere errori extra. Oltre 320 aumentano i rischi di perdere il filo.


Il 7.0 nel Writing IELTS: un obiettivo realistico, se segui un processo (niente trucchi magici)

Lo sappiamo bene: il Writing nella IELTS può condizionare tutta la tua application per gli USA. Fare il “salto” non è semplice, e nessun template o lista di “parole magiche” ti porterà da solo alla soglia. Quello che aiuta davvero è:

  • lavorare sulla struttura (e accettare che la “perfezione” non esiste),
  • allenarsi SOLO su materiale reale,
  • chiedere feedback a chi conosce la griglia ufficiale,
  • affrontare i propri punti deboli con coraggio (nessuno lo fa volentieri, lo sappiamo).

Vuoi capire dove sei messo davvero, magari facendo correggere la tua bozza più recente, o solo farci due domande senza impegno? Noi di Studey ci siamo (davvero): ti diciamo senza giri di parole dove migliorare, senza prometterti un 7.0 garantito – quello nessuno può farlo. Ma ti aiutiamo a capire i passi concretamente utili per avvicinarti al risultato che ti serve. Poi, se decidi di provarci ancora una volta, almeno sai che lo fai consapevolmente e senza illusioni.

Se ti serve un confronto onesto, scrivici: qui le risposte non sono automatizzate – e chi ti ascolta ha già vissuto la stessa ansia che hai tu ora, te lo garantisco.

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